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Architettura verde: quali sono le soluzioni già disponibili?

Abbiamo già in passato dato spazio sulle pagine del nostro blog a un argomento di grande interesse: quello dell’architettura verde (chiamata anche “architettura sostenibile”). Si definisce in questo modo qualunque edificio progettato e realizzato in modo tale da ridurre significativamente la propria impronta ecologica sia sul breve che sul lungo periodo.

Il Green Building, ossia quell’approccio architettonico che concepisce, costruisce e gestisce immobili non solo ecosostenibili ma anche energeticamente efficienti, è considerato ormai centrale nell’ottica di una riduzione sistematica degli sprechi di risorse associata a una sempre più elevata compatibilità ambientale.

Ma quali sono le tendenze attuali in merito?

Secondo un interessante articolo pubblicato nell’estate del 2020 dal noto portale Immobiliare.it, il comparto edile ha un ampio margine di miglioramento poiché, quantomeno oggi, è ancora responsabile del 36% del consumo di energia e del 39% delle emissioni globali di anidride carbonica.

Se, da un lato, è evidente che ci sia ancora molto da fare, dall’altro va evidenziata la sempre più marcata risposta di produttori e imprese alle esigenze di consumatori ormai attenti all’ecosostenibilità.

In termini pratici, questo significa che il settore dell’Edilizia sta muovendo i passi nella direzione di una svolta green concreta per fornire il proprio contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. Sono infatti ormai diversi gli esempi italiani di architettura sostenibile, tra i quali spicca (per fama) lo splendido Bosco Verticale firmato Boeri Studio e situato nel Centro Direzionale di Milano, nei pressi del quartiere Isola.

Non solo Bosco Verticale

Vincitore di numerose competizioni e punto di riferimento per l’architettura green a livello mondiale, il Bosco Verticale è caratterizzato dalla presenza di oltre duemila specie arboree tra alberi ad alto fusto e arbusti, tutte distribuite verticalmente sui prospetti degli edifici. Di fatto, questo complesso costruttivo è un esempio estremamente virtuoso di riforestazione metropolitana, attraverso una densificazione verticale del verde che ha l’obiettivo di mitigare il microclima e favorire la biodiversità.

Ma il progetto di Boeri Studio non è l’unico esempio dell’approccio sempre più green del comparto edilizio. Sono infatti ormai numerosi i nuovi materiali e le nuove tecnologie finalizzate al riciclo e al risparmio di risorse, così come sempre più attenzione viene prestata all’ambito della progettazione degli edifici.

In questo senso, uno sfruttamento totale e intelligente della luce naturale (così come dell’ombra) così come una corretta stratigrafia delle pareti sono operazioni preliminari che, a edificio ultimato, porteranno a significative riduzioni nella richiesta energetica.

Costruire riducendo l’impatto ambientale è possibile

Le soluzioni per limitare l’impatto ambientale degli edifici, dunque, esistono e sono sempre più numerose e performanti.

A partire dai già citati “nuovi materiali”, intesi sia come tecnologicamente evoluti che come riciclati o derivati da processi produttivi sostenibili, è oggi possibile scegliere di integrare l’edificio con elementi che, una volta dismessi, potranno essere nuovamente recuperati, dando vita a un circolo virtuoso che riduce gli sprechi.

Naturalmente, diminuire l’impronta ecologica significa anche prestare attenzione ai consumi energetici. Come? Sfruttando gli impianti di cogenerazione, fotovoltaici o fotocatalitici (i cosiddetti “mangia-smog”) che, attraverso il fenomeno della fotocatalisi, utilizzano i raggi solari per innescare reazioni chimiche che provocano la degradazione delle sole particelle d’aria non nocive, trattenendo invece quelle patogene.

Infine, largo alla completa integrazione tra indoor e outdoor con il coinvolgimento di elementi naturali nella struttura (esempi calzanti sono in questo senso le residenze San Martino e San Martino2 a Lecco e Residenza Cadorna a Vimercate, tutte firmate Schiavi Spa): non soltanto l’effetto estetico sarà decisamente gradevole, ma la qualità del microclima risulterà migliorata.