Territorio

Palazzo direzionale dell’ENI

Eccellenze dell’architettura italiana: lo sviluppo del palazzo direzionale dell’ENI ad opera degli architetti Marco Bacigalupo e Ugo Ratti

Il palazzo direzionale dell’ENI a Metanopoli è un’opera degli architetti Marco Bacigalupo e Ugo Ratti già autori del palazzo ENI di Roma. Si tratta di un esempio di eccellenza di architettura italiana che si contraddistingue per modernità e innovazione.

Lo sviluppo edilizio del centro industriale ENI

Negli anni 50 gli aggiornamenti dello sviluppo edilizio del centro industriale ENI di San Donato Milanese erano costantemente all’ordine del giorno delle assemblee degli azionisti della SNAM. Sono anni di grande espansione economica dell’azienda di Stato che, con le prime strutture produttive di San Donato getta le basi di Metanopoli, la futura città del metano e quartier generale del gruppo.

A occuparsi dello sviluppo edilizio della società è il Servizio Edile della SNAM Progetti, finalizzato alla progettazione e realizzazione delle opere edilizie dell’ente, dai metanodotti agli edifici residenziali. Obiettivi sono massimizzare le economie di realizzazione e manutenzione, attraverso l’adozione di procedure industrializzate alla continua ricerca di equilibrio tra esigenze compositive, tecniche e di costo.

Palazzo direzionale a Metanopoli: un esempio di soluzione costruttiva sul quale riflettere

Il progetto del nuovo palazzo si sviluppa nel triennio 1959 – 1961 e nel tempo non ha avuto una grande eco sulle riviste di settore. Ma è impossibile non notare che rappresenta un’importante occasione per sperimentare, verificare, perfezionare soluzioni costruttive in un continuo processo di revisione delle tecniche e di innovazione tipologica.

L’edificio ha una pianta stellata a tre bracci di uguale lunghezza che si dipartono da un nucleo centrale contenente le scale, gli ascensori e i servizi. La struttura portante è in acciaio e le facciate esterne sono in curtain wall, composto da una struttura in alluminio e vetrate fisse di colore verde.

 

L’acciaio è il materiale prescelto, perché più di altri esprime una concezione moderna della costruzione, permette grandi luci con altezze ridotte dei solai e ampi spazi liberi. Inoltre ha peso e tempi di realizzazione ridotti rispetto ai materiali più tradizionali.

 

Il palazzo direzionale oggi conta 15 piani oltre al terreno. Di questi, gli ultimi due sono destinati alle sale di riunione e agli spazi tecnici.

 

Una tipologia strutturale che si poneva, in controtendenza rispetto agli orientamenti che si aprivano in altri paesi europei.

Bacigalupo e Ratti con Schiavi SPA per la costruzione della scuola media di Cologno Monzese

La produzione architettonica dello studio Bacigalupo e Ratti si caratterizza in particolare per la nitida razionalità e la schietta espressione formale. Aspetti che si ritrovano anche nell’edificio adibito a scuola media di Cologno Monzese realizzato in collaborazione con SCHIAVI S.P.A negli anni ’70. Una costruzione che si presenta come una struttura pubblica di riferimento per il quartiere. La scuola, dotata di palestra, laboratori e campi da gioco esterni, prevede un unico ingresso dal quale si ha accesso alle varie funzioni dell’edificio, che in questo modo risultano fruibili anche dall’esterno.