Racconti storici, Territorio

I quarant’anni della Scuola Media di Lesmo, costruita da Schiavi Spa

Il Cittadino della Domenica - Scuola di LesmoLa Scuola Media di Via Donna Rosa a Lesmo, in provincia di Monza e Brianza, festeggia proprio in questi giorni i suoi primi quarant’anni: è infatti datata 1983 l’inaugurazione del polo scolastico definito “un imponente complesso fiore all’occhiello dei comuni consorziati di Lesmo, Camparada e Correzzana” dal locale quotidiano Il Cittadino della Domenica.

A tagliare il nastro dell’istituto scolastico dedicato a Don Milani fu, all’epoca, il dottor Nadir Tedeschi – importante segretario della DC milanese e deputato della Repubblica Italiana scomparso nell’agosto del 2021.

Il complesso, architettonicamente molto innovativo, si estende su un’area di quasi diciassettemila metri quadrati di cui circa tremila coperti: essi si compongono di due unità didattiche laterali che ospitano le aule, di un corpo centrale che include svariati laboratori destinati ad attività speciali, presidenza e uffici di segreteria, e persino di un edificio sportivo autonomo ma collegato alla scuola, oltre che di mensa e cucina. Infine, il polo scolastico include un’area esterna attrezzata per lo svolgimento di diverse pratiche sportive.

Il cantiere realizzato da Schiavi Spa sotto la direzione lavori di un’equipe di tecnici si articola, in totale, in quattro distinti corpi di fabbrica tra loro connessi da comodi percorsi e camminamenti sportivi. Nonostante l’estetica lineare, solida ed estremamente contemporanea, la Scuola Media di Lesmo si inserisce sinergicamente nel verde del territorio circostante grazie alla scelta architettonica particolarmente intelligente di riproporre un’altezza media analoga a quella degli edifici attigui.

Degna di nota è anche l’attenzione che, già nel 1983, veniva riservata all’aspetto dell’efficienza energetica – oggi considerato una discriminante irrinunciabile per ogni tipo di immobile: il polo scolastico è infatti orientato in modo tale da massimizzare l’esposizione solare, dimostrandosi quindi performante in termini di risparmio energetico passivo.

Un’opera futuristica non solo nell’estetica, ma anche nella concezione, che ancora oggi si presenta fresca, contemporanea e capace di soddisfare la più importante tra le esigenze di qualunque edificio scolastico: educare cittadini migliori attraverso una scuola bella.