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Trekking in Grigna: gli itinerari da non perdere

Siete amanti del trekking e delle escursioni e desiderate esplorare i meravigliosi territori della Grigna, una delle risorse naturali più spettacolari della provincia lecchese?

Una premessa è però importante: più che di Grigna, sarebbe opportuno parlare di Grigne – poiché è questo il nome dell’importante catena montuosa delle Prealpi Orobie sul ramo orientale del lago di Como, ossia tra Lecco e Lario centrale.

A Lecco è conosciutissima la Grigna meridionale, chiamata anche Grignetta, mentre più a nord, verso il centro lago, si trova la Grigna settentrionale, o Grignone, con il suo famoso Rifugio Brioschi, che svetta sul lago dai suoi 2410 metri di altitudine.

Vediamo quindi quali sono i cinque itinerari da non perdere per gli amanti del trekking in Grigna… o sulle Grigne.

  1. Rifugio Bogani mt. 1816 – Rifugio Brioschi mt. 2409 per il “Nevaio” | Si tratta di un itinerario consigliato a escursionisti allenati, perché considerato molto impegnativo. Garantisce un ambiente alpino estremamente suggestivo e può essere gestito in circa due ore di cammino. L’itinerario prevede che si parta dal Rifugio Bogani e che ci si diriga, attraverso il sentiero 36, verso il passo dello Zapell. Poco prima di raggiungere il passo si prenderà la traccia segnata sulla destra, risalendo roccette e sfasciumi e raggiungendo il Nevaio, ossia l’unica lingua di neve permanente su queste montagne. L’intero Nevaio andrà rimontato sino a un facile canalino che porta sulla cresta, da percorrere verso destra fino alla vetta.
  2. Crebbio mt. 371 – Piani Resinelli mt. 1278 | Questo itinerario elementare e semplice può essere percorso da chiunque in due o tre ore di cammino. Dalla chiesa di S. Antonio si risale lungo la strada con le Cappellette della Via Crucis, attraversando l’abitato di Lombrino. Alternando tratti ripidi ad altri un po’ più comodi, il sentiero arriva a congiungersi con quello proveniente da Maggiana (segnavia 12). Da questa posizione, attraverso un tratto in salita, sarà possibile raggiungere le baite dei Colonghei, salendo poi al Rifugio Rosalba e procedendo verso il fiume. Lasciandosi poi sulla destra la condotta per i Campelli (segnavia 55), si risalirà per la ripida mulattiera oltre il fiume, superando una piccola baia e raggiungendo un bosco. Attraverso un sentiero stretto, ma ben marcato, si noterà infine una carrareccia che porta al Rifugio Alippi in circa venti minuti.
  3. Laorca mt. 420 – Piani Resinelli mt. 1278 | Un tempo questo itinerario era frequentatissimo, mentre ora è percorso solamente da pochi amatori. Si tratta di un percorso facile che può essere completato in circa due ore e mezzo di cammino. Prevede la partenza dalla mulattiera nei pressi della chiesa di Laorca e la prosecuzione in leggera salita fino alla Val Calolden. A questo punto noterete che il sentiero diventa molto ripido, rimontando tutta la valle. Una volta raggiunto il Pian dei Resinelli, prendete a sinistra per salire sino al Rifugio SEL. Una curiosità: potrete iniziare questo itinerario anche dalla strada per la Valsassina, costeggiando il torrente Gerenzone sulla sinistra e giungendo da esso all’imbocco della mulattiera.
  4. Ballabio Superiore mt. 721 – Piani Resinelli mt. 1278. | Questo itinerario elementare e piuttosto breve (dura un’ora circa) prevede la partenza dalla carrozzabile per il Pian dei Resinelli fino al ponte. Una volta che avrete attraversato il fiume dovrete prendere il sentiero sulla destra, in salita, superando le ultime case del paese. Attraversate nuovamente il torrente Grigna e costeggiatelo fino a una casa diroccata, individuando il sentiero che, ripido, rimonta la Val Grande sino all’Alpe Cavallo. Una volta attraversato un lungo piano verso sinistra, riprenderete a salire raggiungendo la strada per l’Alpe Cassino, a poca distanza dal Rifugio SEM. Una curiosità: nella parte alta del percorso, troverete sulla sinistra un sentiero che porta ai prati antistanti i Corni del Nibbio.
  5. Rifugio Porta mt. 1426 – Bocchetta dei Prati mt. 1840 per il Canalone Porta. | Questo itinerario destinato agli escursionisti esperti è molto impegnativo e prevede numerosi passaggi in roccia. Vi consigliamo di prestare particolare attenzione ai sassi, soprattutto se siete in comitiva. La durata è variabile dall’una alle due ore, e prevede una partenza dal Canalone Porta, che dovrà essere rimontato seguendo i bollini rossi sino a raggiungere il sentiero 3, attraverso il quale potrete salire in vetta alla Grignetta oppure scendere ai Piani Resinelli. In alternativa potrete partire anche dal rifugio SEM, prendendo la carrareccia per l’Alpe Cassino e proseguendo poi per un centinaio di metri. In corrispondenza della prima curva ad angolo retto troverete un sentiero sulla sinistra, che sale fino a raggiungere quello proveniente dal Rifugio Porta.