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Tecnologia dell’abitare e mentalità green in Brianza: il futuro degli immobili è verde

Il termine “green building” è sempre più diffuso. Traducibile in “costruzione verde”, identifica non soltanto branchie costruttive specifiche come la bioedilizia e la bioarchitettura ma anche, in un contesto più ampio, la cosiddetta architettura sostenibile.

In generale, una tecnologia green dell’abitare equivale a una progettazione, costruzione e gestione degli edifici in maniera efficiente, sostenibile e orientata a un maggiore rispetto della natura e a un’integrazione sempre più marcata tra uomo e ambiente naturale.

Questo trend sta prendendo piede ovunque nel mondo, ed è inevitabile in un momento storico e sociale in cui è sempre più evidente la necessità di non depauperare le risorse ma, al contrario, di tutelarle al massimo, riducendo gli sprechi e ottimizzando i consumi. Specialmente in Brianza, la mentalità green riversata sulla tecnologia dell’abitare è cosa ben nota, ed è legata non soltanto alle obiettive necessità ambientali odierne, ma anche a una tradizione culturale ben radicata nel territorio.

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Da sempre, la Brianza ha cercato di operare architettonicamente col fine ultimo di integrarsi in modo sinergico – e, nella maggior parte dei casi, anche grazioso – nel contesto naturale circostante. Nonostante l’inevitabile aumento della densità urbana a partire dal secondo dopoguerra, questi territori hanno comunque cercato di mantenere inalterati concetti che considerano molto importanti, come la qualità della vita dell’individuo e il benessere abitativo. Parte di entrambi gli obiettivi è sempre stata anche la fusione smart tra realizzazioni architettoniche e ambiente naturale circostante, tanto a livello costruttivo che meramente visivo. Avete mai notato quanto gradevoli alla vista siano i paesaggi che si osservano da tantissime abitazioni della Brianza? L’ambiente circostante è, in questo caso, parte del quotidiano chi vive i territori, e dunque componente irrinunciabile nella maggior parte dei progetti edili.

Sulla base di quanto finora riportato, è facile comprendere come proprio uno dei comparti industriali più energivori – quello dell’edilizia – stia orientandosi sempre di più a un marcato rispetto delle “regole implicite” di un territorio come quello brianzolo, intrinsecamente “green” per sua natura. Gli investimenti in direzione della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale sono sempre più massivi, e imprese di grande competenza ed esperienza, come Schiavi Spa, operano ormai da tempo per garantire soluzioni abitative nelle quali il rispetto per l’ambiente e quello per la qualità della vita degli abitanti siano concetti fortemente interconnessi e interdipendenti.

Obiettivi divenuti chiave per un approccio più ecologico riguardano le performance di sostenibilità e l’incremento di prestazioni degli edifici, che sempre più rispettano standard molto elevati in termini di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Quello che un tempo era ritenuto un mercato emergente si è trasformato oggi in un trend a piena potenza, in cui gli investimenti sono destinati ad aumentare esponenzialmente in futuro.

Tuttavia, è importante ricordare che la sostenibilità del costruito non è soltanto sinonimo di efficienza impiantistica – seppure questo “nodo” sia da ritenersi focale per una performance di livello superiore – ma anche di scelta accurata di materiali di qualità, di costante ricerca e innovazione tecnologica, di capacità di risanare, implementare e adeguare gli edifici preesistenti secondi i più evoluti e meno permissivi standard attuali. E anche dell’abilità di dare vita a edifici capaci di rispecchiare, nella loro estetica e nella strutturazione degli ambienti, sia interni che esterni, la tradizione brianzola di integrazione tra uomo e natura.

Un obiettivo, questo, di assoluto valore e che aziende come la nostra perseguono quotidianamente.