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La Valle del Curone: scopri le bellezze di quest’oasi lombarda

La Valle del Curone è una delle oasi lombarde più apprezzate ma, al contempo, anche meno conosciute.

Di fatto, quando si parla di quest’area è opportuno fare riferimento al Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone che, con i suoi splendidi itinerari, permette di beneficiare di tutti i vantaggi di un polmone verde a poca distanza da grandi città come Milano, Bergamo, Lecco, Monza e Como. La collocazione privilegiata di questa meravigliosa zona verde, infatti, la rende facilmente raggiungibile da qualunque direzione, offrendo ai cittadini di diverse province privacy, quiete e bellissimi paesaggi naturali.

In particolare, è importante notare che la Valle del Curone e il parco ospitato al suo interno rappresentano una vera e propria area protetta nella provincia di Lecco, con una superficie totale a terra piuttosto ampia (2355 ettari) che interessa ben dieci comuni. Non si tratta di una riserva integrale, quanto piuttosto di un’area naturale incredibilmente diversificata in cui sono presenti non soltanto zone di oggettivo interesse ambientale, ma anche insediamenti produttivi, aree agricole, centri urbani, monumenti architettonici e manufatti artistici e culturali assai preziosi. 

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Il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone coincide con l’estremo lembo verde del territorio, caratterizzato da un’incredibile ricchezza di elementi naturali perfettamente compenetrati con le pianure agricole e industriali. In pratica, un piccolo e prezioso microcosmo verde posizionato ai bordi delle ultime propaggini metropolitane milanesi.

Il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone mette a disposizione ben undici diversi itinerari che attraversano il territorio da nord a sud e da ovest a est, toccando tutti i comuni che fanno parte del consorzio di gestione dell’area protetta.

Scopriamo insieme i sentieri che vi porteranno nel cuore della Brianza più verde:

  1. Sentiero 1: partenza da Sirtori, località Caregallo, e arrivo a Lomagna
  2. Sentiero 2: partenza da Cernusco Lombardone, arrivo in località Beolco
  3. Sentiero 3: partenza da Osnago, arrivo al torrente Curone
  4. Sentiero 4: partenza da Osnago, arrivo a Valaperta
  5. Sentiero 5: partenza da Cernusco Lombardone, arrivo a Maresso
  6. Sentiero 6: partenza da Sirtori, arrivo a Lomagna
  7. Sentiero 7: partenza da Cernusco Lombardone, arrivo a Missaglia
  8. Sentiero 8: partenza da Lomaniga, frazione di Missaglia, arrivo a Beolco
  9. Sentiero 9: partenza da Montevecchia, arrivo a Missaglia
  10. Sentiero 10: partenza da Sirtori, arrivo a Montevecchia
  11. Sentiero 11: partenza da Cernusco Lombardone, arrivo a Perego

All’interno della Valle del Curone è poi possibile scoprire quattro ulteriori percorsi audioguidati tematici: il primo relativo alle erbe medicinali, il secondo ai prati magri, il terzo alle sorgenti pietrificanti e il quarto con arrivo alla stazione di Merate.

E se l’area ospita una vastissima quantità di specie floristiche, alcune delle quali anche pregiate o rigorosamente protette, anche dal punto di vista della fauna, il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone ha moltissimo da offrire ai suoi visitatori. Va infatti ricordato che, un tempo, la Brianza era ricoperta da fitti boschi colmi di animali selvatici e che, con l’urbanizzazione, le magnifiche specie autoctone hanno trovato casa proprio all’interno di quest’oasi verde.

Nella Valle del Curone vivono oggi ventisei specie di mammiferi, tra cui ben otto specie di preziosissimi pipistrelli. Nel fitto verde della valle si nascondono volpi, donnole, faine, ghiri, moscardini, arvicole, topi selvatici, lepri, ricci, talpe, toporagni, rospi, rane, salamandre, saettoni e persino natrici tassellate. L’avifauna del territorio comprende invece molteplici specie di uccelli, molte delle quali tutelate a livello nazionale e persino internazionale: upupe, frosoni, picchi muratori, canapini, sterpazzole, zigoli neri, averle, poiane, falchi pecchiaioli, lodolai, allocchi, assioli, gufi e civette.

Non vi è venuta voglia di andare a visitare questo piccolo paradiso lombardo?