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Il fascino senza tempo della Brianza lecchese deriva essenzialmente dalla perfetta combinazione tra storia e natura che questo splendido territorio è, ancora oggi, in grado di offrire.
Un’escursione all’interno della Brianza lecchese rappresenta una delle migliori modalità per godere appieno di tutto ciò che ha da offrire, toccando, attraverso tranquille passeggiate, vari punti di interesse storico, naturalistico e architettonico. Dalle ville storiche di Rogeno al lungolago tra Bosisio Parini e Casletto, dalla frazione storica di Garbagnate Rota sino alla collina su cui ancora oggi sorge la casa di Giuseppe Parini, questo territorio nasconde meraviglie in ogni angolo.
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Da un punto di vista prettamente architettonico, le testimonianze più significative che vale la pena menzionare sono relative allo stile Romanico e includono la Basilica di San Pietro al Monte e l’Oratorio di San Benedetto a Civate, a cui è possibile giungere esclusivamente dopo un’ora di cammino lungo una mulattiera che parte dal Monastero di San Calocero. All’interno della Basilica sarà possibile ammirare lo splendido affresco dell’Apocalisse e gli stucchi del ciborio e della cripta, entrambi testimonianza di inestimabile valore relative all’arte lombarda del XII secolo. All’Oratorio di San Benedetto, che risale invece alla metà del XI secolo, vi consigliamo invece di non perdere l’altare affrescato dai pittori locali e risalente anch’esso al medesimo periodo costruttivo.
Nella nostra lista non possono poi mancare la Chiesa Parrocchiale di Sana Eufemia e il Battistero di San Giovanni Battista a Oggiono: la prima custodisce un affresco di Andrea Appiani e un polittico di dieci pannelli di Marco d’Oggiono, importante pittore di scuola leonardesca che, con questa sua opera, ha dato vita a una delle più preziose testimonianze artistiche del territorio brianzolo. L’adiacente battistero, con la sua meravigliosa pianta ottagonale, è invece coperto da una cupola di tufo e conserva ancora oggi l’originario fonte battesimale, oltre che affreschi databili dal XV al XVI secolo.
Le aree verdi di Luzzana e Bosisio, l’area umida del Mais – di assoluto interesse naturalistico -, lo splendido centro storico di Molteno, la sua chiesa di San Giorgio e la meravigliosa Villa Rosa, con la sua raffinata sala consiliare spesso utilizzata per ospitare interessanti mostre sono soltanto alcuni degli ulteriori punti di interesse che vale la pena tenere in considerazione se si decide di esplorare la Brianza lecchese. Persino la linea ferroviaria Como-Lecco, che attraversa il territorio, è considerata di alto valore storico.
Questo territorio tutto da scoprire, collocato a pochi chilometri da Milano, e facilmente raggiungibile anche da Bergamo, Monza, Como e naturalmente Lecco, è da considerarsi una meta ideale per chiunque sia alla ricerca di relax e svago a poca distanza dalle principali città lombarde.
Soprattutto, della Brianza lecchese seduce l’alternarsi di paesaggi così complessi e diversificati, tra zone pianeggianti, fitti boschi e morbide colline perfette anche per un’escursione nelle varie aree verdi della zona. Ma c’è dell’altro: anche gli amanti dei percorsi enogastronomici troveranno in questo territorio un eccezionale punto di interesse, grazie alla presenza di rinomati agriturismi e prestigiose aziende vinicole.
Infine, vale senza dubbio la pena menzionare che è proprio nella Brianza lecchese che troverete il famoso traghetto leonardesco.
Leonardo da Vinci, che soggiornò più volte in questi territori, rimase profondamente affascinato dalla Brianza e visitò più volte le locali miniere e officine del rame e del ferro. Il genio toscano ebbe anche l’occasione di osservare da vicino il fenomeno di Fiumelatte e, ospite della famiglia Melzi di Vaprio d’Adda, studiò la navigabilità del fiume Adda e le modalità di collegamento tra Lecco e Milano. Ancora oggi è possibile ammirare i preziosi disegni leonardeschi che illustrano il suo progetto di ingegneria fluviale, così come essere trasportati dal suo traghetto, che troverete a Imbersago.
Una curiosità: si dice che i suggestivi paesaggi di impressionante e sublime bellezza presenti in diversi dipinti di Leonardo (la Gioconda, la Madonna e Sant’Anna, la Vergine delle Rocce) siano stati ispirati proprio dalla Brianza lecchese.
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