RISTRUTTURARE

Riqualificazione di edifici preesistenti: il valore dei serramenti

Da qualche settimana a questa parte stiamo conducendovi in un interessante viaggio nella riqualificazione energetica di edifici esistenti. Abbiamo parlato del valore ecologico, culturale, civico e urbanistico di questi tipi di interventi, finalizzati non soltanto a riqualificare ma anche, in senso più lato, a “restituire nuova vita” a strutture già realizzate. La riqualificazione di edifici esistenti è una modalità che permette di operare in termini migliorativi su manufatti già presenti da tempo nel contesto urbano e sociale di un territorio, riadeguandoli alle nuove logiche abitative e ai più avanzati criteri di ecosostenibilità.

E se nel nostro ultimo intervento abbiamo affrontato il tema dell’importanza della rimozione dell’eternit dalle coperture e della successiva ricostruzione dei manufatti, oggi vi racconteremo quanta differenza è in grado di fare, all’interno di una struttura abitativa, una scelta intelligente in termini di serramenti.

La casa è, per sua stessa natura, un riparo fisico e psicologico. È il luogo in cui chiunque di noi cerca rifugio non solo dal caldo di una giornata estiva, da un temporale particolarmente aggressivo, dalle temperature gelide dall’inverno, ma anche dalle vicissitudini e dagli stress della vita quotidiana. Si tratta di un principio semplice, ma al contempo cardine per comprendere come il concetto di benessere, nel suo senso più ampio e olistico, debba essere sempre il primo obiettivo di qualunque progettista. È proprio in questa concezione di “well-being” che va inquadrata la riqualificazione di un edificio esistente con l’intervento sui suoi serramenti.

Queste fondamentali componenti dell’edificio sono infatti parte integrante di una sinergia concepita e attuata per assicurarci la protezione che cerchiamo, e della quale sono protagonisti anche i muri perimetrali e la già citata copertura.

Ma se questi ultimi nascono essenzialmente con lo scopo primario di costituire una barriera fisica che divide la familiarità delle nostre case dal mondo esterno, i serramenti hanno una funzione ben più ambigua e complessa: delimitare gli spazi “privati” e, al contempo, aprirsi a ciò che ci attende al di fuori di essi.

Se pensate a un materiale come il vetro comprenderete subito come esso riesca, per sua stessa essenza, ad assolvere a questo compito: il vetro è anche una vetrina, che permette allo sguardo di oltrepassare i confini della casa, spostandosi all’esterno, e alla luce e al sole di superarli nuovamente, muovendosi verso l’interno. Poetico, ma non così pratico se si considerano le caratteristiche tecniche di questo materiale: è infatti proprio il serramento il primo punto debole dell’involucro edilizio da un punto di vista termico! Rispetto alle pareti opache e alla copertura, costituite da diversi strati di materiale in grado di trattenere il calore all’interno o all’esterno a seconda dei casi, i serramenti in vetro contribuiscono infatti a disperdere il calore accumulato nei mesi freddi, oppure a lasciare entrare in casa i raggi del sole durante la stagione estiva.

Per ovviare a questa oggettiva criticità, nel corso degli anni progettisti e serramentisti si sono dedicati all’ideazione di serramenti in grado di offrire un’efficienza e una performance sempre maggiori. In che modo? Migliorando le varie componenti del manufatto, dai telai ai vetri stessi. In questo senso, le evoluzioni di settore sono state massive e hanno portato alla creazione di prodotti di altissimo valore, come i serramenti a taglio termico, i doppi vetri, l’utilizzo di speciali gas e film protettivi capaci di migliorare in modo sostanziale le caratteristiche stesse del “materiale vetro”.

In conclusione, queste sono le ragioni per cui qualunque intervento di riqualificazione energetica non potrà mai prescindere da una valutazione e scelta attenta dei serramenti. La sostituzione di elementi vetusti e squalificanti da un punto di vista termico, come i serramenti a vetro singolo con telaio metallico, avverrà dunque con prodotti di nuova concezione quali i serramenti in legno ad alte prestazioni. Il contributo concreto al risparmio energetico dell’intero edificio sarà lapalissiano. Allo stesso modo, decidere di non intervenire sui serramenti nell’ambito di una riqualificazione energetica significherebbe vanificare gli sforzi fatti su tutte le altre componenti dell’edificio.

Nell’esempio pratico dell’intervento effettuato ad Arese da Schiavi Spa, che stiamo utilizzando come pietra di paragone per raccontarvi il concept stesso della riqualificazione energetica, i vecchi serramenti in legno con vetro singolo sono stati sostituiti con serramenti a doppio vetro con telaio a taglio termico in PVC. La scelta non è stata casuale: desideravamo una soluzione che fosse in grado di limitare fortemente le dispersioni di calore assicurando al contempo un ambiente interno più confortevole.

Chiunque benefici di prima mano di ambienti domestici così ottimizzati ne conosce senza dubbio tutti i vantaggi: una casa più raccolta, nella quale né la temperatura né l’atmosfera vengono inficiate da un’eccessiva “invadenza” dell’esterno. Un ambiente più salubre, più rispettoso da un punto di vista ecologico, più leggero nel suo impatto sul pianeta e sulla bolletta di casa.