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Home sharing, un fenomeno sempre più diffuso

L’home sharing è un fenomeno sempre più diffuso e sta prendendo piede anche in Italia, un Paese in cui il bene immobile è sempre stato fondamentale e su cui si è sempre costruita l’economia familiare. È il comparto del turismo a trascinare la pratica della condivisione di stanze o di addirittura case intere dove soggiornare per un breve periodo durante le proprie vacanze, garantendosi così un importante vantaggio economico.

Molti italiani, soprattutto nelle grandi città, hanno iniziato ad aprirsi nei confronti dell’affitto sporadico della propria abitazione, una tantum nel corso dell’anno: durante questo periodo si condivide la propria abitazione con persone estranee che possono provenire da tutto il mondo. Un’assoluta novità ma un’indagine del noto portale casa.it ha evidenziato dei numeri in crescita, in particolar modo nell’interesse e nella disponibilità a ospitare altre persone, ottenendo anche un rilevante guadagno economico.

Ci sono diversi siti dove la domanda e l’offerta si possono incontrare: i proprietari degli immobili e i viaggiatori/turisti potranno interagire per concordare il periodo di pernottamento e di soggiorno oltre al prezzo previsto per dei giorni in un determinato immobile.

Home sharing: condividere la casa con estranei per brevi periodi

La Lombardia, come riporta Il Sole 24 Ore citando l’indagine di casa.it, è una delle regioni in cui l’home sharing si sta diffondendo maggiormente, complice il traino di Milano e della legge regionale n. 27/2015 che ha regolamento questa pratica.

Questo provvedimento ha infatti introdotto la possibilità di affittare temporaneamente un immobile di proprietà ma per un massimo di 30 giorni all’anno e rispettando diversi requisiti come la presenza di informazioni turistiche in italiano e in inglese, manuali tecnici sulle dotazioni della casa in entrambe le lingue, la presenza di lavatrice, forno, bollitori e altri elettrodomestici o articoli di primaria necessità.

Il 33% dei milanesi si è dichiarato pronto a condividere la propria casa, il 17% non ha escluso di farlo in futuro: si tratta di cifre particolarmente interessanti per un mercato in totale espansione e che può fiorire grazie al risparmio garantito ai fruitori rispetto alle spese previste per soggiornare in un albergo.

House sharing: un fenomeno sempre più diffuso in Italia

L’house sharing comincia a prendere piede anche in Italia, considerato come una fonte di guadagno alternativa, con la possibilità di stringere amicizia con persone interessanti provenienti da tutto il mondo e che soggiorneranno per un breve periodo presso la tua abitazione.

Oltre alla già citata indagine di casa.it, va sicuramente menzionata anche la ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazione da cui emerge che il 39% degli italiani vorrebbe condividere gli spazi della propria casa, un dato non trascurabile considerando anche l’attaccamento dei nostri connazionali nei confronti dei beni immobili, spesso considerati come la proprietà più importante e “sacra”. Il deterrente riguarda sempre la maleducazione dei “coinquilini” e la paura che la propria privacy possa essere danneggiata.