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Abbiamo recentemente celebrato i simbolici centodieci anni dall’edificazione di Villa Aventino a Bossico, una delle opere architettoniche più identificative ancora oggi presenti sul territorio bergamasco. Un’occasione che ci ha permesso di ripercorrerne la storia e la forte integrazione con la natura e la cultura del luogo, così da fornire il necessario background all’intervento di restauro conservativo che ha visto protagonista la Famiglia Schiavi (già responsabile della costruzione dell’edificio, terminata nel 1912).
Il fine, come sempre per opere di pregio e di fondamentale valore storico e culturale come questa villa, era restituire all’edificio la dignità estetica e funzionale che è propria della sua identità. Per ottenere questo risultato, il primo passo che gli specialisti di Schiavi Spa hanno compiuto ha riguardato la conoscenza tecnica dell’edificio mediante un accurato rilievo che ha interessato l’intera proprietà, ossia l’edificio e il terreno circostante.
Relativamente a quest’ultimo, le operazioni sono state svolte con l’ausilio di un drone e di una moderna stazione GPS. Successivamente, i dati raccolti sono stati analizzati ed elaborati attraverso un particolare software di fotogrammetria al fine di restituire l’esatto andamento del terreno. Il file così prodotto conteneva la mesh in tre dimensioni del terreno, le curve di livello e i dati altimetrici di ogni singolo punto rilevato.
Per quanto riguarda il rilievo dell’edificio, si è invece proceduto in modo capillare con un intervento manuale e con l’ausilio di un distanziometro laser. Contestualmente, Schiavi Spa ha eseguito anche un accurato rilievo fotografico degli interni della villa: ogni stanza è stata fotografata a 360 gradi fino a realizzare un tour virtuale dell’intera struttura.
Il rilievo in dettaglio ha interessato anche tutti i sistemi impiantistici, sia elettrici che meccanici. Un professionista qualificato ha poi proceduto a effettuare un’indagine termografica e un’analisi del sistema di riscaldamento, in modo da conoscere l’esatta posizione degli impianti e le loro eventuali criticità. Tali operazioni sono da considerarsi assolutamente fondamentali, poiché l’intervento di riqualificazione completa di Villa Aventino prevedeva anche il suo efficientamento energetico.
Questa fase preliminare non ha solamente permesso a Schiavi Spa di conoscere con precisione ogni dettaglio dell’edificio, ma anche di metterne in luce tutte le problematiche e criticità. Soltanto a partire da questi dati è stato possibile procedere con la definizione dei puntuali interventi di recupero e di conservazione.
Anche l’impiego del modello BIM si è rivelato essenziale nell’ottica di un progetto conservativo tanto complesso, poiché ha permesso di mettere a fuoco informazioni fondamentali relativamente alle caratteristiche della struttura portante, alla sicurezza, agli impianti, alle peculiarità termoacustiche e ai materiali che componevano l’edificio. La scelta di utilizzare il modello BIM per Villa Aventino è quindi legata all’attenzione prestata all’intervento: Schiavi Spa non intendeva limitarsi alle informazioni visive o ai rendering tipici della progettazione CAD, quanto piuttosto mantenere un controllo costante sulle funzionalità e sulla performance di ogni singolo elemento del progetto.
Il primo intervento di conservazione di Villa Aventino ha interessato la copertura dell’edificio, che è stata sottoposta a un’attenta opera di bonifica e rifacimento.
Nello specifico, si presentava evidente la criticità generata dalle infiltrazioni d’acqua provenienti dal tetto, oltre che la presenza di eternit. Quest’ultimo è stato completamente rimosso, e la superficie è stata sottoposta a un’adeguata bonifica nel rispetto delle normative vigenti.
Una volta risolta questa prima, essenziale problematica, Schiavi Spa ha definito l’intervento di rifacimento della copertura, che si è concretizzato con il consolidamento strutturale della parte lignea, l’isolamento termico delle falde oltre al rifacimento completo del manto di copertura. Da un punto di vista tecnologico, la scelta è caduta su materiali e soluzioni altamente innovativi e performanti, mentre sotto l’aspetto estetico l’obiettivo era mantenere inalterata l’integrazione della copertura sia con l’edificio che con il panorama circostante.
In particolare, Schiavi Spa ha scelto di costruire un nuovo tetto rivestito in scandole di alluminio nere. Tale soluzione si è rivelata ottimale perché ha permesso di non gravare in modo eccessivo – e con carichi aggiuntivi – sulla struttura portate preesistente. Al contempo, le scandole rappresentano un’opzione virtuosa anche da un punto di vista dell’ecosostenibilità, poiché sono elementi che garantiscono sia lunga durata nel tempo sia completa riciclabilità.
Successivamente alla posa della nuova copertura, il tetto di Villa Aventino è stato totalmente impermeabilizzato e isolato termicamente. Questo intervento è da ritenersi vitale per una buona performance energetica dell’intera struttura, in special modo se si considera che proprio il tetto, per sua natura, è uno degli elementi più critici in termini di ponti termici e dispersioni di calore.
Impermeabilizzazione e isolamento della copertura sono quindi due azioni chiave per l’incremento sensibile del comfort termo-igrometrico dell’edificio e per la sua protezione da infiltrazioni d’acqua.
Infine, Schiavi Spa ha proceduto al restauro di alcuni elementi strutturali della copertura considerati particolarmente identificativi dell’edificio e a un rinforzo generale del tetto nel suo complesso, così da accrescere anche l’essenziale aspetto della sicurezza.
L’opera successiva compiuta da Schiavi Spa nell’ambito della conservazione di questo prezioso edificio storico ha riguardato invece le sue facciate.
Da un punto di vista pratico, la presenza dei ponteggi necessari alle operazioni di sostituzione della copertura ha reso questo intervento il più logico e immediato. Il nostro team ha dunque proceduto sia alla ripetuta tinteggiatura delle pareti che alla verniciatura di altri importanti elementi estetici e strutturali di Villa Aventino: le opere lignee del tetto (consistenti in travi, travetti e perline), le opere in ferro (composte da parapetti e inferriate) e persino le parti in pietra, che sono state completamente ripulite.
Anche le decorazioni a graffito, parte integrante del DNA della struttura, sono state inizialmente pulite, per poi essere consolidate e ripristinate, mentre il ben noto dipinto dell’orso collocato sul fronte ovest è stato recuperato e protetto con l’ausilio di apposite finiture.
È importante sottolineare che Schiavi Spa ha prestato la massima attenzione a mantenere inalterati i colori del dipinto, e dunque a intervenire con tonalità cromatiche in tutto e per tutto analoghe a quelle originali.
Una restauratrice professionista è stata coinvolta invece per operare adeguatamente sui decori a graffito, attraverso un’azione di recupero che ha comportato dapprima la pulitura delle decorazioni, così da riportarle al loro aspetto originario, il successivo consolidamento dello strato pittorico delle parti mancanti e, infine, l’integrazione attraverso un’apposita tecnica, definita “a spolvero”. Dopo la preparazione delle varie malte colorate e la loro stratificazione, la superficie è stata incisa a graffito, e la medesima modalità è stata utilizzata per integrare i decori ormai mancanti.
Un’ultima curiosità relativa al dipinto dell’orso collocato sulla parte esterna del camino nel fronte ovest di Villa Aventino: il suo recupero è avvenuto attraverso una serie di fasi sequenziali, che hanno comportato il preliminare lavaggio della superficie così da eliminare il particellato incoerente; il successivo consolidamento; gli ulteriori ritocchi di cadute di colore e l’applicazione finale di un apposito strato protettivo.
Il risultato finale è di innegabile bellezza: riportare un tale edificio al suo antico splendore, attraverso un processo sinergico fatto di tecnica, innovazione, competenza, conoscenza e genuina passione, ne cristallizza la storia secolare e restituisce al paesaggio di Bossico un’opera architettonica di sublime e immortale valore.
Scoprila nella galleria d’immagini.
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