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Cosa è possibile fare sul balcone di casa? Ecco le regole per una buona coesistenza

Il lockdown seguito alla recente emergenza COVID-19 ha spopolato le città e ripopolato balconi e terrazzi, improvvisamente ritrovatisi a essere l’unico veicolo di comunicazione con il resto di un mondo da tenere momentaneamente a “distanza di sicurezza”.

Dai telegiornali ai social media, abbiamo potuto guardare centinaia di video provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo che mostravano le attività svolte dalle persone sui loro balconi: dal canto alle esibizioni artistiche e performative, dalla tintarella allo sport, dai flashmob alle semplici chiacchierate con i vicini di casa.

Ma cosa è davvero possibile fare sul balcone di casa e quali sono le regole da rispettare per una buona convivenza con l’altro?

È una domanda che è necessario porsi, specialmente in considerazione del fatto che il lockdown è per sua natura una fase transitoria e che lentamente, con il passare dei mesi, il mondo così come lo conoscevamo dovrebbe tornare alla normalità. Questo significa che balconi e terrazzi riprenderanno la loro dimensione più naturale, e che alcune delle attività sui generis svolte nell’ultimo periodo potrebbero di fatto non rientrare nei comportamenti accettabili o nelle regole da rispettare per non disturbare i vicini o ledere il decoro dell’intero edificio.

Vediamo dunque quali sono le buone norme di comportamento per quanto riguarda la fruizione dei balconi di casa, tenendo ben presente che per questi ambienti, seppure di pertinenza all’appartamento, non valgono necessariamente le regole che valgono all’interno. Teniamo anche presente che alcuni comportamenti potrebbero risultare persino passibili di denuncia da parte di altri condomini o di passanti: attenzione, dunque!

Cosa fare o non fare sul balcone: evitare di disturbare la quiete e il riposo degli altri

In linea generale, tutto ciò che potrebbe risultare osceno (per esempio sostare nudi) oppure disturbare la quiete o il riposo degli altri è vietato.

Prendiamo l’esempio classico della musica ad alto volume in balcone durante una festa privata: se ascoltare musica non è in alcun modo un reato né vietato, va da sé che il volume e il momento del giorno in cui la musica si ascolta dovrebbe rispettare le normali regole di buonsenso. Tenere dunque un volume moderato ed evitare le fasce orarie normalmente utilizzate per il riposo (la tarda serata, la notte o il primo pomeriggio) è l’atteggiamento più indicato per evitare qualunque problema.

In definitiva, quindi, le situazioni di musica collettiva ad altissimo volume sperimentate durante l’emergenza Coronavirus rappresentano un’eccezione alla regola che trascende le normali norme di convivenza, momentaneamente messe da parte a causa dell’eccezionalità della situazione.

Per quanto riguarda il concetto di “disturbo”, in esso andrebbe inclusa un’altra abitudine tipica – ossia quella di accendere la brace in balcone. Anche in questo caso l’attività non è proibita in modo assoluto, a patto che rientri nella cosiddetta soglia di “normale tollerabilità”. In termini pratici, questo significa prestare attenzione ed evitare di collocare la griglia in una posizione tale da generare fastidio per chi si trova in prossimità del balcone o ai piani superiori, di non produrre fumi che possano entrare in casa degli altri e, in generale, di limitare al minimo la durata della grigliata, così da non “affumicare” i vicini per ore.

Si possono stendere i panni sul balcone?

Il balcone non è solamente un ambiente all’aperto in cui sperimentare l’outdoor senza uscire di casa, ma anche uno spazio estremamente utile per svolgere una serie di attività. Lasciare asciugare i panni al sole è senza dubbio una tra le più apprezzate, non soltanto perché libera gli spazi interni alla casa dagli indumenti stesi ma anche perché, molto semplicemente, i panni asciugati all’aperto sono più salubri e profumati.

Tuttavia, stendere i panni sul balcone di casa potrebbe non essere sempre autorizzato e, in questo senso, sarà necessario fare riferimento al proprio Regolamento Condominiale. Nella stragrande maggioranza dei casi questa attività sarà quasi certamente consentita mentre in altri (di solito più rari) potreste scoprire che è espressamente vietata per motivi di preservazione del decoro dell’edificio. Tale situazione potrebbe verificarsi in palazzi storici, oppure nel caso di esposizioni su pubbliche vie di particolare pregio storico o artistico.

Fiori sul balcone: sono consentiti?

Fiori e piante sul balcone sono generalmente consentiti e, in effetti, rappresentano uno degli elementi naturali più diffusi negli ambienti condominiali in outdoor. Le regole generali permettono a palazzi e condomini di abbellire le proprie facciate con piante e fiori presenti su terrazzi, balconi e davanzali, ma nuovamente ci si aspetta dagli abitanti il rispetto delle normali regole di buonsenso.

Qualche suggerimento: evitate di posizionare vasi instabili o troppo pesanti sui davanzali, specialmente se abitate in zone particolarmente ventose. In alternativa, assicuratevi che non rischino di cadere fissandoli con opportune legature o sbarre contenitive, così da evitare di causare incidenti a chi si trova a passare sotto le vostre finestre. Tenete presente che, in caso di danno da caduta, il rischio è di tipo penale!

Per quanto riguarda fiori e piante sul balcone, sarà invece necessario non sconfinare nelle zone non di vostra pertinenza ma di quelle dei vicini, ed è dunque suggerito di evitare la crescita incontrollata delle piante, o meglio ancora di evitare varietà per loro natura meno gestibili (come ad esempio i rampicanti). Anche per quanto riguarda l’annaffiatura, ovviamente, prestate sempre attenzione a non allagare i balconi sottostanti.