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La casa aumentata: il futuro del residenziale intelligente

Il termine “casa aumentata” è relativamente nuovo e ancora non del tutto parte del linguaggio comune, ma certamente lo diventerà nel prossimo futuro – se non altro per le implicazioni pratiche che comporta. Rappresenta infatti l’evoluzione della domotica, ossia del residenziale intelligente che dovrebbe caratterizzare tutti gli edifici di domani.

In linea generale, l’architettura futurista intesa nel suo concetto più ampio è finalizzata a una sempre maggiore semplificazione della tecnologia, con l’obiettivo di garantire agli abitanti sicurezza, comfort, alto livello abitativo, risparmio energetico e ottima ecocompatibilità. Per ottenere questi risultati, la casa dovrà senza dubbio essere connessa o, ancor meglio, “aumentata”.

Il progetto Home Augmentation, firmato da ABB, si sviluppa per permettere a chi abita gli edifici di strutturare soluzioni di domotica realmente aderenti alle personale esigenze. La risposta risiede in un vero e proprio ecosistema in cui le soluzioni domotiche si integrano per operare in completa sinergia, migliorando la vita quotidiana e dialogando in tempo reale con il resto della casa. Non più, quindi, azioni “smart” disconnesse le une dalle altre, quanto piuttosto una soluzione unica che si occupa della casa nella sua totalità.

Cosa può fare la casa aumentata?

Ma quali sono, in termini pratici, le azioni che una casa aumentata può compiere per incrementare la qualità della vita dei suoi abitanti?

Le principali includono:

  • Una gestione direttamente da display di apparati come illuminazione, temperatura ambiente, musica e tapparelle, programmabile secondo scenari che rispecchiano le esigenze abitative individuali.
  • Gestione del sistema antintrusione e di sicurezza domestica, del videocitofono.
  • Attivazione del simulatore di presenza quando gli abitanti non sono in casa.
  • Ricarica di veicoli elettrici.
  • Monitoraggio energetico e autoconsumo ottimizzato, finalizzato a rendere la casa autosufficiente fino al 90% dal punto di vista dell’energia.

È importante tenere presente che quello indicato è uno scenario generale che esplora soltanto le principali funzionalità della casa aumentata, ma che il concetto stesso di casa aumentata è da considerarsi perennemente in evoluzione, dal momento che le funzionalità liberamente combinabili sono numerosissime e che saranno ampliabili ulteriormente col passare del tempo.

La smart home ha trovato la propria nicchia di mercato in Italia e l’automazione di sistemi e funzionalità rappresenta ormai una delle leve strategiche più interessanti per tutte le aziende coinvolte nella progettazione e realizzazione del “sistema casa”. E la casa aumentata va a collocarsi proprio in questo contesto, proponendo un vero e proprio cambio di paradigma attraverso un’integrazione al 100%.

Il termine stesso di “casa aumentata” implica una modularità, una scalabilità e una possibilità di ampliamento del sistema in una modalità fino a questo momento pressoché inconcepibile. E proprio in questo dettaglio sta il colpo di genio di ABB: offrire una serie di soluzioni che non soltanto rendono la casa smart e integrata, ma che possono essere connesse in modo semplice, evolvendosi assieme alle necessità degli utenti. In pratica, ci troviamo di fronte a un nuovo concetto di domotica: più facile, più versatile, più intuitiva, e più pronta all’uso.

Si può scoprire di più sulla casa aumentata e sul suo concept direttamente sul sito del progetto.