Territorio

Il restauro di Palazzo Ferlendis a Lovere: l’affresco

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo dedicato un’esaustiva serie di contenuti a raccontarvi il processo che ha portato al restauro di Palazzo Ferlendis, ma anche la sua storia secolare, testimoniata a più riprese dai vari elementi architettonici che costituiscono l’edificio: dai muri ai solai, sino agli intonaci.

Tuttavia, vi è un ulteriore tassello che contribuisce ad arricchire il Palazzo del fascino e del prestigio che lo caratterizzano da sempre: si tratta dell’affresco che domina il porticato al piano terra.

L’affresco, che raffigura l’episodio dell’Annunciazione, è una chiara testimonianza del periodo di splendore e prosperità che sia la cittadina di Lovere che la famiglia Ferlendis attraversarono in epoca rinascimentale. Pur essendo di difficile datazione, l’opera è stata più volte paragonata ai dipinti presenti nella Chiesa di Santa Maria in Valvendra e, probabilmente, risale proprio a quel periodo storico in cui le famiglie più ricche e potenti di Lovere contribuirono economicamente alla costruzione e alla decorazione della chiesa principale della città.

La storia di Lovere, tuttavia, è lunga e complessa – esattamente come quella del suo Palazzo. Le varie vicende che si sono succedute, i cambi di proprietà e di destinazione d’uso dell’edificio e il trascorrere del tempo hanno chiaramente lasciato i loro segni sulla struttura e sulle sue componenti. L’affresco, inevitabilmente, è stato anch’esso colpito. A conferma di ciò, nel momento in cui Schiavi Spa iniziava ad occuparsi del restauro conservativo di Palazzo Ferlendis, l’opera emergeva appena dalla struttura muraria, resa ormai pressoché invisibile da anni di incuria e degrado.

L’approccio con cui abbiamo deciso di intervenire è stato lo stesso che ha guidato l’intero intervento di recupero, ossia quello del già citato restauro conservativo. Abbiamo dunque scelto un’impresa specializzata per avviare una serie di interventi volti a riportare l’affresco al suo splendore originario, e al contempo abbiamo prestato la massima attenzione a intervenire esclusivamente sulle parti rimaste, senza effettuare fantasiose ricostruzioni che rischiavano di risultare infedeli alle parti mancanti.

I colori originali sono stati recuperati e ravvivati con tecniche e metodiche avanzate, mentre sulle parti mancanti sono state realizzate integrazioni con intonaco di colore neutro, in modo da mettere bene in risalto le parti antiche.

Contemporaneamente al restauro delle pitture abbiamo avviato un’opera di consolidamento dei distacchi: tramite l’iniezione di apposite resine sono stati colmati i vuoti che si erano creati col tempo tra affresco e muro, evitando così un futuro distaccamento dell’opera dalla struttura muraria e la conseguente, inevitabile perdita di un affresco tanto prezioso.

Oggi, grazie all’intervento operato da Schiavi Spa in collaborazione con le migliori aziende specializzate, è possibile ammirare nuovamente l’affresco che, peraltro, risulta in condizioni molto simili a quelle originarie.

Osservandolo, è difficile non pensare che era proprio così che le sue linee e i suoi colori dovevano apparire allo sguardo dei signori Ferlendis, cinquecento anni fa, a dimostrazione che l’impietoso scorrere del tempo può, in qualche modo, essere sconfitto con il giusto approccio, la corretta metodica, e il dovuto rispetto della storia passata.